LA DIALISI |
q Primo
Paragrafo
Negli ultimi anni,
grazie ai progressi della medicina, un
trattamento di emodialisi consente al paziente un buon livello di sopravvivenza
in attesa del trapianto. Come per buona parte dell’agire umano, una volta garantiti
i bisogni primari di sopravvivenza nascono bisogni di altro tipo legati più
alla sfera psicologica e relazionale.
Nel caso di pazienti
ospedalieri in trattamento emodialitico, questi nuovi bisogni vengono
solitamente raggruppati in una dimensione conosciuta come qualità della vita.
Abbiamo iniziato un progetto di ricerca per la
valutazione del benessere psicofisico e della qualità della vita dei nostri
pazienti. Da questa ricerca abbiamo costruito uno strumento che ci consente di
monitorare queste condizioni periodicamente.
La costruzione dello
strumento
A partire da un’analisi della letteratura pubblicata
in materia, da colloqui fatti con alcuni pazienti e medici del reparto abbiamo
pensato che la qualità della vita del paziente in trattamento di emodialisi
potesse essere costituita da alcune dimensioni quali:
1)
Situazione
familiare
2)
Rapporto
con il proprio corpo
3)
Bisogno
di bere
4)
Vita
quotidiana
5)
Bisogni
di supporto relativi al trattamento medico
6)
Percezione
della propria malattia
Per poter conoscere il vissuto dei pazienti rispetto
a queste dimensioni abbiamo utilizzato alcune affermazioni (item) che secondo
noi descrivevano le varie sfumature di ogni dimensione. I pazienti poi potevano
valutare il proprio grado di accordo o disaccordo su una scala Likert a 4
punti, quali: falso, parzialmente falso, parzialmente vero, vero; per un totale
di 55 affermazioni.
Per ogni dimensione abbiamo calcolato un punteggio soglia (che corrisponde con il punteggio medio) che ci consente di identificare la presenza o meno di criticità rispetto ad ogni dimensione. Abbiamo poi visto che più punteggi critici sono associati ad un indice elevato di Disagio Psicofisico.
q Secondo Paragrafo
La Ricerca
A partire dal mese di Ottobre del 2000 abbiamo
cominciato a distribuire il questionario a tutti i pazienti dei due Centri di
Emodialisi dell’AULSS 21 (Legnago e Bovolone - VR) e dei Centri dell’ASL di
Mantova .
Per l’elaborazione finale abbiamo considerato validi
solo i questionari compilati in modo completo e comprensibile per un totale di
124 questionari.
Caratteristiche del campione
Età biografica
|
|
Sesso |
|
Età dialitica |
|
|
Inferiore ai 40 anni Superiore ai 60 anni Compresi tra i 41 e i 60 anni |
7% 68% 25% |
Maschi Femmine |
65% 35% |
Compresa tra 1 e 16 mesi Compresa tra 17 mesi e 5 anni Superiore ai 5 anni |
33% 35% 32% |
|
Mantova |
Legnago |
Bovolone |
||||
N= 75 (35% del totale) |
N = 31 (45% del totale) |
N = 18 (60% del totale) |
||||
Percentuale di punteggi critici delle diverse dimensioni nel campione esaminato
DIMENSIONI |
TOTALI |
|
% media di criticità per dimensione |
I° |
30,7 |
II° |
35,9 |
III° |
51,7 |
IV° |
35 |
V° |
62,6 |
VI° |
44,5 |
Percentuale di disagio psicofisico emersa nel campione esaminato
DISAGIO PSICOFISICO |
TOTALI % media di criticità per disagio psicofisico |
Molto Critico |
12 |
Critico |
26,8 |
Nessuna Criticità |
61,2 |
q Terzo Paragrafo
Il questionario: caratteristiche diagnostiche
Il questionario nella sua versione attuale consiste
di 24 affermazioni.
Elenchiamo qui di seguito le dimensioni e ciò che
valutano.
I° RELAZIONI FAMILIARI:
le affermazioni di questa dimensione hanno
lo scopo di rilevare se la situazione familiare si è modificata a
partire dal giorno della dialisi del paziente. E’ possibile avere inoltre
informazioni circa la qualità dei rapporti tra il paziente e la sua famiglia.
II° RAPPORTO CON IL
PROPRIO CORPO: le affermazioni di questa dimensione hanno lo scopo di rilevare
il rapporto del paziente in dialisi con il proprio corpo. Il fatto di sentire
che il proprio corpo non funziona più come prima e la dipendenza dalla macchina
può avere un effetto sulla percezione psicologica di sé non più come il
risultato dell’unione tra mente e corpo.
III° IL BISOGNO DI BERE:
le affermazioni di questa dimensione hanno
lo scopo di rilevare il particolare
rapporto con la sete che ha il paziente in trattamento di emodialisi. Abbiamo
pensato inoltre che il divieto di bere quanto e quando desidera possa portare
una persona ad una dinamica interiore conflittuale fra forza di volontà nel
rispettare le indicazioni e il non riuscire a farlo e quindi con possibili
risposte psicologiche di ostilità oppure sensi di colpa verso sé stessi.
IV° VITA QUOTIDIANA: le
affermazioni di questa dimensione hanno
lo scopo di verificare se, ed eventualmente come, è cambiata la vita del
paziente da quando ha cominciato a fare il trattamento di emodialisi rispetto
alla vita sociale e lavorativa.
V° BISOGNI: le
affermazioni di questa dimensione hanno
lo scopo di rilevare la presenza di una serie di bisogni del paziente in
relazione al trattamento medico, infermieristico o alla sua condizione di
paziente ospedaliero.
VI° PERCEZIONE DELLA
PROPRIA MALATTIA: le affermazioni di questa dimensione hanno lo scopo di rilevare il significato che il
paziente da alla propria malattia. Infatti la differenza in termini di reazione
psicologica alla malattia può cambiare da un
soggetto ad un altro e questo dipende proprio dallo stile cognitivo di
attribuzione della persona. Come confermano infatti le ricerche della
Psicologia Cognitiva, ognuno di noi non reagisce a ciò che accade ma alla sua
personale interpretazione di ciò che accade.
Il questionario: caratteristiche psicometriche
Per verificare l’attendibilità (affidabilità) del nostro strumento abbiamo
sottoposto i punteggi ottenuti nelle varie affermazioni ad una procedura
statistica chiamata Alfa di Cronbach (a). Questa procedura consente
di verificare l’omogeneità delle affermazioni all’interno di ogni dimensione
stabilendo se c’è fra le affermazioni di ogni dimensione una concordanza
interna .
Per definizione comunemente accettata, se le
affermazioni di ogni dimensione del questionario hanno valori di alfa maggiori
di 0,60 possiamo affermare che i soggetti esaminati esprimono un atteggiamento
coerente riguardo a ciascuna affermazione appartenente ad una particolare
dimensione; vale a dire che le risposte dei soggetti alle affermazioni di una
dimensione sono strettamente associate e quindi considerare le affermazioni di
ogni dimensione come sfumature dello stesso aspetto che si vuole misurare.
- Punteggi di riferimento della popolazione pazienti
emodializzati (tabella 1)
|
Punteggio medio |
Dev. standard |
coeff. a |
I° RELAZIONI FAMILIARI |
3,5 |
0,6 |
0,71 |
II° RAPPORTO CON IL PROPRIO CORPO |
2,6 |
0,9 |
0,74 |
III° IL BISOGNO DI BERE |
1,9 |
0,9 |
0,86 |
IV° VITA QUOTIDIANA |
2,5 |
0,8 |
0,66 |
VI° BISOGNI |
2,1 |
0,8 |
0,77 |
V° PERCEZIONE DELLA PROPRIA MALATTIA |
3,1 |
0,9 |
0,71 |
Come interpretare i punteggi
Una volta corretto il questionario si otterrà un
punteggio per ogni dimensione. A partire da questi possiamo ottenere una serie
d’informazioni.
1) la prima riguarda la qualità della vita in
generale del paziente ed è in relazione al numero di punteggi critici rispetto
alle dimensioni.
Per le dimensioni I°, II°, III°, IV° e VI°, il
punteggio critico è inferiore al punteggio medio; per la dimensione V° invece
si ha un punteggio critico quando è superiore al punteggio medio.
2) la seconda è relativa al livello di Disagio
Psicofisico presente nel paziente e questo è in relazione al numero di punteggi
critici presente rispetto alle dimensioni.
L’interpretazione dei punteggi può avvenire
attraverso la consultazione della tabella 2.
-
Rapporto fra dimensioni dell’IPPE e il grado di Disagio Psicofisico* (tabella
2)
Punteggio critico
presente in |
Indice
Globale di Disagio Psicofisico |
|
tutte e 6 le dimensioni |
12,5 |
Disagio molto critico |
5 dimensioni su 6 |
12,2 |
Disagio molto critico |
4 dimensioni su 6 |
10 |
Disagio critico |
3 dimensioni su 6 |
8,3 |
Disagio critico |
2 dimensioni su 6 |
6,1 |
Nessuna criticità |
1 dimensione su 6 |
5 |
Nessuna criticità |
*
l’Indice Globale di Disagio Psicofisico è stato ottenuto calcolando la media
dei punteggi relativi all’Ansia, alla Depressione e all’Ostilità ottenuti
somministrando il Simptom Questionnaire (SQ di Kellner e Fava) .
3) la terza
è relativa all’analisi di ogni singola
affermazione nella scala dei bisogni ottenendo cosi
informazioni dettagliate da considerare importanti voce per voce.