www.Renalgate.it Raccomandazioni ai Pazienti per la corretta esecuzione di una Dieta Ipoproteica nella Insufficienza Renale Cronica
Acqua: l’acqua e’ un alimento a tutti gli effetti. L’organismo e’ immerso
nell’acqua (il 60% del peso di un individuo adulto e’ composto da acqua) e
quindi necessita di acqua per vivere.
Il bilancio dell’acqua e’
riportato in figura ma deve essere ricordato che non esistono regole precise e
fisse per la introduzione. In altre parole non e’ possibile fissare a priori
quanto si debba bere. E’ ovvio che diverse saranno le necessita’ in caso di
calcolosi renale (dove e’ necessario bere molto: piu’ di 1 ½ litri al di) e
la insufficienza renale cronica terminale
quando il rene eliminera’ poca acqua e quindi si dovra bere molto di meno. In
queste fasi, la regola e’ di bere quanto si riesce ad urinare. Cio’
puo’ aiutare parecchio a rimanere nei limiti accettabili. Altra regola e’
quella di pesarsi tutte le mattina in pigiama subito prima di uscire dal bagno.
Variazioni giornaliere del peso sono, nella maggior parte dei casi, dovute a
variazioni del pool totale dell’acqua. Sara’ quindi facile sapere se stiamo
bevendo troppo compatibilmente con la possibilista’ del nostro organismo di
eliminare l’acqua (in questo caso avremo un peso tendenzialmente in aumento)
oppure stiamo bevendo poco (peso tendenzialmente in diminuzione).
La bilancia e’ un ottimo
metodo di stima ed evita di eseguire la noiosa raccolta delle urine delle 24
ore.
Quali acque bere: tutte le acque apportano
ovviamente liquidi, anche le bevande del commercio apportano liquidi cosi’
come liquidi sono la camomilla, il te’ la cioccolata in tazza, l’aperitivo,
il vino etc. E’ necessario quindi tenerne conto nel computo delle
introduzioni. In altri termini e’ inutile porre attenzione a non bere ai pasti
se si ha l’abitudine di farsi due aperitivi, un te’ e una bibita al
giorno!!!!
Tornando al problema delle
acque si puo’ dire che le acque minerali del commercio sono in realta’ acque
oligominerali cioe’ con pochi minerali e da cio’ traggono, nella maggior
parte dei casi, il loro effetto benefico. Il vostro medico nefrologo e la vostra
dietista renale vi suggeriranno quali acque scegliere nella vostra condizione
particolare. In generale pero’ nella insufficienza renale cronica
sara’ opportuno scegliere acque con basso residuo (cioe’ pochi
minerali) e spesso, anche se non sempre, acque con poco sodio. L’importante
saranno le quantita’ dettate dalle vostre condizioni cliniche e la assunzione
che dovra’ essere costante durante tutto il giorno evitando magari di bere
solo ai pasti senza assumere poi nulla durante il resto della giornata.
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