A cura di Alessandro Zuccalà su incarico del Direttivo del Gruppo.
Trial
in esame: Studio
LIFE
1° Autore: Lindholm LH (Svezia)
Titolo:
Cardiovascular
morbidity and mortality in patients with diabetes in the Losartan
Intervention For Endpoint reduction in hypertension study (LIFE): a
randomised trial against atenolol.
Scopo del Trial: Comparare un end-point
aggregato di mortalità e morbilità cardiovascolare in pazienti diabetici, con
ipertensione ed ipertrofia ventricolare sinistra, trattati con Atenololo o
Losartan.
Tipo di studio. Randomizzato, doppio
cieco, per gruppi paralleli
Numero dei pazienti studiati: 1195
Età media: 67+7 anni
Durata dello studio: minima 4 anni; media
4.7 anni
End point: aggregato di morte
cardiovascolare, ictus ed infarto
Altri farmaci usati : Idroclorotiazide +
tutti gli altri farmaci necessari a normalizzare la pressione con l’esclusione
di Ace-Inibitori , Sartanici e Beta-bloccanti.
Comportamento della pressione arteriosa :
Pressiona Arteriosa (PA) inizio studio:
PA fine Studio
Percentuale di pazienti che raggiungono una PA sistolica normale (<140 mmHg)
Percentuale di pazienti che raggiungono una PA diastolica normale (<90 mmHg)
|
End-point n° assoluto (n° per 1000 paz./anno)
|
Mortalità Totale n° assoluto (n° per 1000 paz./anno) |
Mortalità Cardiovascolare n° assoluto (n° per 1000 paz./anno) |
Stroke n° assoluto (n° per 1000 paz./anno) |
Infarto n° assoluto (n° per 1000 paz./anno) |
Atenolo n° 586 |
139 (53.6) |
104 (37.2) |
61 (21.8) |
65 (23.2) |
50 (17.8) |
Losartan n°609 |
103 (39.2) |
63 (22.5) |
38 (13,6) |
51 (18.2) |
41 (14.5) |
Rischio Relativo Losartan versus Atenololo |
-24.5% |
-38.7% |
-36.6% |
-21.2% |
-17.1% |
<P |
0.031 |
0.002 |
0.028 |
0.204 |
0.373 |
Risultati sull’Ipertrofia
Ventricolare Sinistra (IVS)
|
Rid. Voltaggio sec. Cornell |
Rid. Voltaggio sec. Lyon |
Losartan |
-8.4% |
-13.6% |
Atenololo |
-0.6% |
-5.6% |
P< |
0.0001 |
0.0001 |
Cosa ci dice il trial:
Commento della redazione
Il trial conferma una certa superiorità dei farmaci
che agiscono sul sistema renina-angiotensina rispetto ai cosiddetti vecchi
farmaci (diuretici e beta-bloccanti, nel prevenire la mortalità cardiovascolare
e contrasta con i risultati portati dal Trialists’ Collaboration group su
Lancet 2000;355:1955-64
Conferma purtroppo anche l’
incapacità (o l’impossibilità?) di normalizzare la pressione arteriosa
sistolica nella stragrande maggioranza dei pazienti. Ciò è particolarmente
grave nei pazienti diabetici in cui recenti linee guide auspicano valori
pressori anche più bassi di 140/90 mmHg. Va quindi aumentando la discrepanza
fra quanto auspicato (a tavolino) dagli autori di linee guida e quanto è
ottenibile nella pratica (vedi anche editoriale di Hense et al.su NDT
2000;17:1547-1550). E’ forse venuto il momento di affrontare questo problema:
sono ottenibili su larghe popolazioni, per lunghi periodi di tempo i valori di
pressione considerati ottimali nelle linee guida ? e se no, per quali motivi ?