A cura di Alessandro Zuccalà per incarico del Direttivo del gruppo.
Trial
in esame: NORDIL
study
1°
Autore: Hansson
L.
Titolo: Randomised trial of
effects of calcium antagonists compared with diuretics and b-blockers on
cardiovascular morbidity and mortality in hypertension: the Nordic Diltiazem
(NORDIL) study
Scopo del Trial: Paragonare gli effetti del calcio-antagonista non-diidropiridico diltiazem rispetto ai diuretici, beta-bloccanti o alla loro associazione sulla morbilità e mortalità cardiovascolare.
Tipo di studio. Randomizzato, per gruppi
paralleli
Numero dei pazienti studiati: 10861
Età media: 60+6
Durata dello studio: 4.5 anni (in media)
End point: aggregato di stroke, infarto e morte cardiovascolare
Farmaci usati :
Comportamento della pressione arteriosa :
Inizio studio 173+17/105+5
mmHg
Fine studio 152+16/87+7 mmHg
Inizio
studio 173+17/105+5 mmHg
Fine studio 149+16/87+7 mmHg
Numero di eventi |
Eventi per 1000 pz/anno
|
Rischio relativo |
p |
|||
|
Diltiazem |
Diuretici/
Beta--bloccanti |
Diltiazem
|
Diuretici/
beta-bloccanti |
|
|
End-pointprimario |
403 |
400 |
16.6 |
16.2 |
1 |
0.97 |
Stroke |
159 |
196 |
6.4 |
7.9 |
0.8 |
0.04* |
Infarti |
183 |
157 |
7.4 |
6.3 |
1.16 |
0.17 |
Mortalità Cardiovasc. |
131 |
115 |
5.2 |
4.5 |
1.11 |
0.41 |
Mortalità totale |
231 |
228 |
9.2 |
9.0 |
1 |
0.99 |
Conclusioni
Il
trattamento con diltiazem non differisce in maniera significativa da quello con
diuretici e/o beta-bloccanti nel prevenire la morte cardiovascolare e l’insieme
degli eventi vascolari.
In accordo ad altri studi il
calcio antagonista sembra diminuire gli episodi di Ictus , ma è meno efficace
(anche se il dato non è statisticamente significativo) degli altri farmaci
(verosimilmente del beta-bloccante) nel ridurre gli infarti.
Come nel precedente studio il
controllo pressorio sistolico è ben lungi dall’essere ottimale (media della PAS
a fine studio intorno ai 150 mmHg con una deviazione standard di 16 mmHg).
Anche in questo studio la maggioranza dei pazienti resta ipertesa secondo i
criteri delle ultime linee guida.
Il ridotto numero di eventi
rispetto ad altri studi è probabilmente dovuto all’età media piuttosto bassa
(circa 60 anni).