Litiasi renale
a cura di Claudio Cristofano |
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La litiasi renale (calcolosi)
La calcolosi renale è una piaga che ha afflitto l’umanità sin dai tempi antichi. Già gli antichi Babilonesi e gli Egiziani avevano frequenti esperienze di coliche renali e calcoli renali le mummie arrivate sino ai nostri giorni ne presentano sia nei reni che in vescica. Da Ippocrate che ammoniva di lasciare agli specialisti la malattia dei calcoli, ai giorni nostri, i personaggi storici più famosi hanno sofferto di calcolosi renale come Plinio, Walter Scott, Napoleone Bonaparte e qualche politico di nostra attuale conoscenza. Sino a venti anni or sono si aveva pochissima cognizione medica delle cause e della terapia della calcolosi renale e molti atteggiamenti terapeutici si avvalevano di rimedi di tipo empirico, talvolta avvolti da un’aura di mistero. Negli ultimi tempi il progresso scientifico ha chiarito molti aspetti fisico-chimici, ambientali e metabolici della origine e formazione dei calcoli renali. Oggi la terapia medica delle anomalie urinarie che sono presenti nei soggetti afflitti da calcolosi permette di prevenire nuovi eventi in circa il 95% dei soggetti. A questo enorme progresso nella prevenzione si è aggiunto un evento rivoluzionario: la litotrissia con onde d’urto (ESWL), che ha cambiato completamente l’orizzonte e la prognosi clinica dei soggetti con calcolosi renale. La civilizzazione inoltre ha cambiato la tipologia fisico-chimica dei calcoli urinari. Prima della rivoluzione industriale in occidente e nei paesi in via di sviluppo una forte percentuale di calcoli si localizzava nella vescica ed era legata alle infezioni delle basse vie urinarie (calcolosi infetta: struvite o calcolosi di ossalato di ammonio dovuta soprattutto alle condizioni di estrema indigenza della popolazione , leggi fame). Nei paesi industrializzati nei tempi moderni i calcoli vescicali sono rari. Si registra in prevalenza calcolosi renale prevalentemente da ossalato di calcio. In Italia ogni anno cinque- dieci persone ogni mille hanno un episodio di colica renale con emissione o meno di un calcolo. La prevalenza della malattia è tra il 5 e 10 % della popolazione, in altre parole da tre a cinque milioni di italiani potrà sviluppare la malattia durante la sua vita e sperimentare una o più coliche. I costi a questo punto diventano esorbitanti sia in termini di ricoveri, spese chirurgiche, ESWL, e quanto altro,che in giorni di lavoro perduti e in recupero produttivo. La profilassi diventa a questo punto l’unica via possibile. Intendiamo in questa rubrica dare alcune indicazioni su come affrontare la calcolosi renale sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, dissolvendo almeno alcuni dubbi.
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