Quintaliani Pino - pagina personale

Candidatura direttivo SIN


Management :

Documento Standard SIN

Calcolatore organico

Censimento 2008 A
Censimento 2008 B

Suggerimento Bocconi Cergas

Certificazione  JCI     A  e   B

Censimento 2015 presenta A. Santoro
Censimento 2015 A
Censimento 2015 B

Alcuni miei articoli 
(per sapere come la penso)

Nuvole e virus

Non importa di che colore sia il gatto,
l’importante è che prenda i topi


I pazienti, la nefrologia e la legge “Balduzzi”

Piccola enciclopedia di management
(utile per superare concorsi ed informarsi sulla gestioen sanitaria)     



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Cari amici e colleghi, quest'anno le candidature sono tante e ognuno di voi dovrà fare delle scelte alle volte dolorose.

I colleghi che si presentano sono professionisti di alto valore scientifico e tecnico ed ho un profondo rispetto e sincera stima per ognino di loro.

Io pongo alla vostra attenzione le mie competenze che ritengo diverse: management, comunicazione tra professionisti e tra professionisti e pazienti, valutazione di qualità, studio di  modelli organizzativi in sanità. La mia storia parla da sola.

Leggete il mio programma e se pensate che in questo momento storico le mie competenze e caratteristiche siano utili alla società votatemi. Ho esteso volutamente il programma per rendere chiaro a tutti i quali saranno le mie direttive e il mio lavoro.

Metto a disposizione del futuro presidente, chiunque esso sia, le mie conoscenze del governo clinico, nel management, della comunicazione tramite i nuovi strumenti legati al Web 2.0

Credo, anzi ne sono convinto, che la società debba affrontare nuove sfide con il mondo governativo, con gli stakeholder , con i pazienti, con la dirigenza sanitaria, con gli internisti e non da ultimo, certo, con i direttori generali con chiarezza di idee e di intenti.

Io penso di avere competenze sufficienti per dare suggerimenti e per impegnarmi a fare il bene della società.

Sono disposto e disponibile, come sempre, a contattare e  rispondere ad ognuno di voi e discutere dei modelli migliori per dare lustro alla nefrologia e conservare la nostra specialità.


Se tutto ciò lo ritenete opportuno e giusto.


VOTATEMI

Cosa fare per le nefrologie?

come organizzare la Comunicazione tra professionisti


Cosa fare per i giovani medici?
come organizzare la Comunicazione verso il paziente

Nel documento sulla MRC emerge la lamentela dei pazienti per non essere informati e coinvolti nella cura (capitolo 3.1). Il decreto sulla cronicità pone punto fondamentale la presa in carico che consta di tre aspetti fondamentali:

a) Aderenza alla cura. L'aderenza al trattamento è il miglior sistema per migliorare i risultati, avere un impatto più elevato rispetto ad altri miglioramenti e ridurre i costi in sanità .
Aderenza è usata come sinonimo di “compliance”;  si definisce come il grado in cui la consapevolezza del paziente coincide con le raccomandazioni fornite dai sanitari . In generale l’aderenza del paziente ad una dieta renale che  riduce i costi , è circa il 31% , per i farmaci siamo al 50%
Quali sono le motivazioni o le barriere?
Sono numerose le motivazioni che inducono il paziente a disertare le prescrizioni
Nella cronicità, l’ostacolo principale al raggiungimento degli obiettivi e soprattutto nel ridurre i disagi prevenendo le complicanze, è legato all’aderenza fedele e continua alla terapia, agli stili di vita condotti e in particolare dalle abitudini alimentari.
Nella malattia acuta, il paziente è passivo e subisce per un breve periodo, i trattamenti e i disagi che essi comportano. Nelle malattie croniche il paziente ha un ruolo attivo e determinante, la cura necessita di una disciplina quotidiana, richiede tempo e interferisce con la vita di tutti i giorni.
Il primo principio che i soggetti affetti invocano è quello della autodeterminazione, una declinazione del principio di autonomia che esprime il diritto ad essere autori delle proprie scelte, assumendosene le relative responsabilità.
Secondo quanto riportato in letteratura nel caso di una malattia cronica (che annuncia la prospettiva di interventi, sofferenze, minacce talvolta vitali) “si possono osservare non solo delle reticenze ma delle vere e proprie resistenze che si rendono necessarie perché il cambiamento rappresenta un disequilibrio esistenziale, una rottura che introduce incertezza” .
il paziente deve affrontare un percorso che comprenda:
•    una corretta e precisa informazione sulla malattia, il trattamento e il programma di cura;
•    la riformulazione di un nuovo concetto di integrità, in considerazione delle sue precedenti rappresentazioni di salute e malattia;
•    -arrivare ad un accettazione attiva della sua condizione;
•    la conoscenza e le modalità di controllo del suo percorso di cura.

b) Presa in carico  globale del paziente che può avvenire solo si è attuato un corretto coinvolgimento del paziente, della sua famiglia e dei caregiver  ed anche dei professionisti sanitari (Del tutto recentemente è stato licenziato un progetto, a cui ho collaborato,  da parte della Cattolica di Milano sul “patient engagement”).
Una corretta e precisa informazione sulla malattia è un punto fondamentale in quanto quando viene effettuato un cammino educativo con il paziente prendendo in esame i possibili eventi intercorrenti, se lo si prepara rassicurandolo, se gli si offre la possibilità di un compromesso tra i bisogni di salute e quelli personali, nasce la complicità, l’alleanza terapeutica per un obiettivo comune.
Questo rende possibile un approccio all’evento occasionale con minor stress per il paziente riducendo il rischio di non collaborazione. Ciò si realizza, per esempio, quando un paziente, messo a conoscenza di indizi sentinella, mette in atto alcuni rimedi per gestire l’episodio all’esordio, prima che questo si concretizzi in una complicanza più grave (per esempio l’uso guidato di terapie per contrastare una crisi ipertensiva).
L'educazione alla salute, e per definizione, l'educazione terapeutica per i pazienti affetti da malattie croniche è finalizzata a chiarire, a rendere accessibile e comprensibile il maggior numero di concetti e principi sulla nutrizione allo scopo di migliorare i comportamenti.
Una corretta informazione aiuta a prendere decisioni, aiuta a ridurre il contenzioso, abitua ad una corretta compilazione del consenso informato e riduce  l’area di incertezza. Ancora altre evidenze vengono dalla National Kidney Disease Education Program  dove, tra i tanti tools informativi, vengono poste la nutrizione, gli esami da effettuare etc
Un’altra forte evidenze viene dal mondo nefrologico dove e’ orami ben accettato in letteratura che un paziente che segue un percorso nefrologico (e non fatto da altri professionisti  e quindi il cosiddetto “late referral”) e’ in grado di effettuare scelte consapevoli, di effettuare la dialisi peritoneale, ha meno complicazioni e’ meno malnutrito etc .

c) Organizzare percorsi inglobati di trattamento tra vari specialisti e specialità. È assurdo che un paziente effettui in giornate diverse visite successive senza nessuno che le coordina e ne tragga conclusioni. Il vero gestore del paziente nefropatico è il nefrologo, (pag 750) soprattutto dalla classe 3B, che organizzi i percorsi diagnostici terapeutici anche da un punto di vista logistico.
Ed è per questo che uno dei 5 punti fondamentali del mio programma è la comunicazione. La creazione di una banca dati di raccomandazioni ed informazioni che siano film, brochure, opuscoli o audio che possiamo distribuire ai nostri pazienti per aiutarli a capire e a non sentirsi soli. E un blog della SIN (o forse meglio della FIR) a cui possono rivolgersi per avere informazioni  consigli (non assistenza medica ovviamente).

Io intanto ho iniziato a creare un mio contenitore personale per i miei pazienti  a cui tutti possono ovviamente attingere.




Ecco perche' mi candido: per sostenere questi punti e dar loro gambe per camminare

Cosa fare per collaborare meglio con gli infermieri e tecnici di dialisi




 




per il paziente:
comunicazione avanzata

social
abbiamo attivato dei canali di comunciazione con i pazienti dai quali e' possibile estrarre dati, informazioni novita'
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                  Fondazione Italiana del rene

Canali youtube: renalgate

blog informativo: parte prima 
                             parte seconda
materiale a disposizione per i pazienti

 in questa pagina troverete film opuscoli  e materiale informativosulle malattie renali