Il Calendario di
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a cura di Santuccia Petretti (infermiera professionale della Nefrologia di Marsciano) e Franca Pasticci (Dietista renale) |
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Che
cos’è l’insufficienza renale?
Quando viene scoperta una malattia che
progressivamente distrugge la funzione del rene si può ritardare l’insorgenza
della sindrome uremica, e quindi l’inizio della dialisi, agendo su due
versanti:
1.
curando la pressione arteriosa e
2 limitando l’introduzione
alimentare di proteine e sale nel tentativo di non creare superlavoro al
rene danneggiato.
Questa fase in cui
vi è una capacità ridotta di funzionamento del rene viene definita CONSERVATIVA.
Con una attenta sorveglianza clinica e con un
accurato programma nutrizionale sarà possibile ritardare l’inizio della
dialisi e guadagnare una più lunga sopravvivenza ed un migliore qualità della
vita.
Quando il rene perde quasi totalmente la capacità di eliminare le sostanze
tossiche derivanti dalle attività metaboliche e si determina un accumulo
progressivo di liquidi possono verificarsi gravi manifestazioni morbose.
I principali sintomi che si avvertono sono il mal di
testa, la perdita dell’appetito, la nausea, il vomito, le caviglie gonfie, la
pressione arteriosa mal controllabile, il prurito, la sete , la difficoltà
respiratoria ecc.
Il rimedio a questo è la DIALISI che sostituisce,
almeno in parte, la funzione renale. In tempi successivi e quando è possibile
il TRAPIANTO renale rappresenterà la forma più completa di sostituzione
Quando
iniziare la dialisi?
La decisione di iniziare il trattamento dialitico è
legata alla valutazione degli esami di laboratorio e all’evidenza di
sintomi. Si dovrebbe iniziare la terapia dialitica prima che insorgano
complicanze gravi (pericardite, edema polmonare, grave ipertensione, grave
perdita di peso corporeo), cioè quando si ha ancora un discreto benessere. La
letteratura in proposito afferma che l’inizio del trattamento debba coincidere
con un valore del filtrato glomerulare è di circa 10 ml/m calcolato con la
media delle “clearances” dell’urea e della creatinina. Anche l’albuminemia,
quale indice di stato nutrizionale non deve essere inferiore a 4gr/dl.
Il mantenimento di un benessere fisico è il
presupposto per assicurare la qualità del risultato.