Il Calendario di
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a cura di Santuccia Petretti (infermiera professionale della Nefrologia di Marsciano) e Franca Pasticci (Dietista renale) |
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CHE
COS’E’ UN ACCESSO VASCOLARE?
Prima di iniziare la dialisi è necessario sottoporsi
ad un piccolo intervento per costruire un
accesso vascolare chiamato FISTOLA ARTERO-VENOSA in genere sul braccio sinistro.
Questo perché una semplice vena non fornisce una quantità sufficiente di
sangue per poter effettuare
la dialisi
Nel 1966 Cimino-Brescia due medici
crearono chirurgicamente per la prima volta una ANASTOMOSI cioè hanno
collegato fra loro, una arteria e una vena vicine. Il vaso venoso che si trova a
ricevere sangue arterioso subisce un ingrossamento e irrobustisce la sua parete
, diventando quindi facilmente incannulabile con aghi
di grosso calibro all’interno dei quali possa scorrere il sangue ad una
velocità di 200-300ml al minuto.
Ora voi avete una Fistola artero-venosa o una protesi
nel vostro braccio allo scopo di effettuare l’emodialisi. Questa è la vostra
linea vitale. Con una cura appropriata la vostra fistola o protesi può durare
indefinitamente.
FARE:
Ø
Mantenere la medicazione fino al mattino seguente o dopo circa
8 h
Ø
Rimuovere
la medicazione e lavare con acqua e sapone, poi disinfettare con AMUCHINA
al 5%
Ø
Ascoltare
il rumore o thrill della vostra fistola almeno una volta al giorno, (chiedete
alla vostra infermiera di mostrarvi come fare)
Ø
Informare
immediatamente il medico o il personale di dialisi se il rumore o il thrill è
assente o se la fistola è arrossata, sensibile o dolorante
NON FARE:
Ø
Non
permettere che il braccio con la fistola sia esposto a ferite
Ø
Non
permettere la misurazione della pressione arteriosa su questo braccio
Ø
Non
portare oggetti pesanti con questo braccio
Ø
Non
dormire sopra questo braccio
Ø
Non
indossare maniche strette
Ø
Non usare
rasoi su questo braccio
Ø
Non
togliere alcuna crosta su questo braccio
Ø
Non
permettere che facciano prelievi ematici
Una fistola artero venosa funzionante richiede una
corretta costruzione chirurgica un buon mantenimento della vena, una accurata
assistenza infermieristica, una buona tecnica di incannulazione e una adeguata
educazione del paziente sulla cura della fistola.
E’ DOLOROSA LA VENIPUNTURA?
E’ un dolore sopportabilissimo soprattutto in
questi ultimi anni dopo che è stata scoperta una crema anestetica da spalmare
sulla cute interessata dalla venipuntura almeno un ora prima del trattamento.
Per pungere si usano degli speciali aghi detti
aghi cannula di calibro diverso 14,15,16 gauge dal più grande al più piccolo.
La scelta dell’uno o dell’altro deriva dalla grandezza del vaso che si deve
pungere.